PRIMA CUCCIOLO POI ADULTO: L'EVOLUZIONE ,CONOSCERE IL NOSTRO CANE!



Sviluppo comportamentale del cucciolo:

I cuccioli appena nati sono completamente dipendenti dalla madre , ma appena si sviluppano fisicamente diventano sempre più indipendenti e più attenti a ciò che accade loro intorno .

PERIODO NEONATALE :
Il periodo neonatale comprende la prima e la seconda settimana di vita , durante le quali la sopravvivenza dei cuccioli dipende completamente dalla madre . I cuccioli nascono in uno stadio di sviluppo neurologico relativamente prematuro , tuttavia le funzioni legate all’alimentazione e all’equilibrio corporeo sono gia ben sviluppati al momento della nascita , essi mostrano una quantità di riflessi indicativi del loro stadio di sviluppo quando vengono tenuti per il collo mostrano inizialmente una dominanza flessoria , nel senso che gli arti assumono una posizione flessa che riflette probabilmente la posizione adottata allo stadio fetale . A partire dal 4°/5° giorno di vita questa reazione scompare ed è sostituita dalla dominanza estensoria nella quale gli arti vengono estesi , questo riflesso si mantiene durante tutto il periodo neonatale . In questo periodo la defecazione e l’urinazione sono innescate dal leccamento della regione perianale del cucciolo da parte della madre, soltanto nel periodo di transizione compare la secrezione volontaria e controllata delle feci e dell’urina , il 30% del tempo dei cuccioli viene speso nel comportamento alimentare per il resto dormono e il loro sonno è caratterizzato da tremori e contrazioni muscolari . Per quanto riguarda le vocalizzazioni producono gemiti , gridolini e brontolii per attirare l’attenzione della madre , entro 10 giorni il loro repertorio si è arricchito con guaiti e a 2 settimane possono essere in grado di abbaiare .
PERIODO DI TRANSIZIONE :
Il periodo di transizione è un periodo di sviluppo rapido durante il quale il cucciolo passa dalla completa dipendenza della madre a un certo grado di indipendenza . Questo avviene durante la 3° settimana di vita ed è caratterizzato da un rapido sviluppo fisico e neurologico in particolare per quanto riguarda gli organi di senso .
Le orecchie del cucciolo si aprono , ed esso risponde ai rumori forti con uno scatto improvviso , gli occhi si apriranno verso il 13°/16° giorno anche se il cucciolo risponderà in maniera consistente alla luce e agli stimoli in movimento solo dopo la 3° settimana di vita , durante questo periodo è in grado di trascinarsi avanti e indietro e comincia a tentare di camminare , è in gradi di reggersi in piedi e può cominciare a leccare il latte da un piattino .

PERIODO DI SOCIALIZZAZIONE :

Il momento della socializzazione ha inizio con lo sviluppo delle capacità motorie e sensorie , da questo momento i cuccioli cominciano ad apprendere caratteristiche dell’ambiente e cose particolarmente importante , ad interagire tra loro, con la madre e con gli esseri umani .
L’alimentazione e il sonno non occupano più completamente la loro vita : il gioco sociale e l’esplorazione diventano attività importanti , spuntano i denti e i cuccioli iniziano ad assumere la prima volta cibo solido . La mamma li lascia soli pere periodi più lunghi e in questo modo riduce il loro accesso al latte materno . Il comportamento dei cuccioli durante il primo periodo di socializzazione è caratterizzato da una certa tendenza naturale ad avvicinare gli oggetti nuovi e in particolare le figure in movimento compresi gli altri cani e le persone . Uno dei segnali è lo scodinzolio e anche l’evidente gesto di sollecitazione al gioco tramite il sollevamento della zampa .
Durante gli episodi di gioco sociale i cuccioli imparano a controllare il morso e cominciano ad abbaiare . Il gioco diventa via via più elaborato , inoltre la dominanza e la sottomissione sperimentate durante il gioco possono aiutare i cuccioli ad accettare le differenze di rango che caratterizzano la vita dei cani nei periodi successivi .
Il periodo di socializzazione è anche stato definito un “Periodo Critico” per la formazione dei rapporti sociali : durante tale periodo infatti esperienze avute dai cuccioli possono produrre effetti durevoli sul comportamento . Da vari studi è emerso che cuccioli allevati in ambienti ristretti dalla 4° all’ 8° settimana si mostravano meno abili nel risolvere un semplice problema labirintico , probabilmente a causa della mancata esperienza in ambienti complessi , si notò in oltre anche che la non socializzazione con altri simili e con persone rendeva i cuccioli paurosi e praticamente intrattabili . Mentre se allevati in grandi spazi con la possibilità di interagire con cani e esseri umani di sesso diverso i cuccioli erano equilibrati , socievoli e facilmente addestrabili .
Autori:
Jhon W.S. Bradshaw
Helen M.R. Nott
Ian H. Robinson
Chris j. Thorne

Testi ripresi dalle pubblicazioni della mia amica Allevatrice, di zwergpinscher, Claudia Gaudini
Greenvalley! 


PERIODO GIOVANILE
Il periodo giovanile si estende approssimativamente dalle dieci settimane di età alla maturazione sessuale. Durante questa fase i moduli comportamentali di base non cambiano significativamente, c è invece un graduale perfezionamento delle capacità motorie con aumento dell efficienza operativa e sviluppo dei muscoli.I cuccioli di questa età imparano gradualmente ad apprezzare l'efficacia dei loro comportamenti e diventano capaci di decidere quali comportamenti sono più adatti nelle diverse situazioni.Le fondamentali capacità di apprendimento sembrano essere completamente sviluppate fin dall'inizio del periodo giovanile,ma a partire dai quattro mesi di età la velocità di formazione dei riflessi condizionati comincia a decrescere,innanzi tutti perchè gli apprendimenti precedenti prendono ad interferire con quelli nuovi.Nonostante siano già neurologicamente maturi durante il periodo giovanile i cuccioli non possono essere addestrati a compiti difficili,e questo per il semplice fatto che la loro attenzione è di breve durata e la loro eccitabilità elevata.
I cuccioli che vengono allevati all'aperto incominciano per la prima volta ad allontanarsi dall'area circostante il nido e ad esplorare i dintorni a 12 settimane circa di età. Essi sembrano accettare meglio i trasferimenti da un ambiente ad un'altro in questo periodo.Le vocalizzazioni di disagio sono molto ridotte e ci sono prove del fatto che i cuccioli presi in casa a 12 settimane sono poi molto più facilmente addestrabili di quelli che non vengono adottati fino alla 14 settimana.
Il modulo di urinazione del maschio adulto ( urinazione a zampa sollevata) compare durante il periodo giovanile,sebbene vi sia un'ampia variabilità individuale riguardo ai tempi della prima comparsa. L'urinazione con sollevamento della zampa è legata alla marcatura olfattiva del territorio negli animali adulti,ed è interessante che questo comportamento sia spesso più lento a comparire negli animali di rango sociale più basso.
Il periodo giovanile termina all inizio della pubertà,i tempi di questo evento variano notevolmente a seconda della razza e dell'età.Il cane maschio comincia a 4 mesi ad essere interessato alle femmine in calore, tuttavia solo verso i 7/8 mesi esso è in grado di effettuare una completa penetrazione e quindi una monta fertile.Per contro la pubertà delle femmine rappresenta una chiara linea di demarcazione tra il periodo giovanile e il periodo adulto.
Prima del primo calore la femmina non mostra interesse per i maschi, ma dal momento che entra in calore questi ne sono attratti e anche lei comincia a mostrare un crescente interesse nei loro confronti.
Autori:
Jhon W.S. Bradshaw
Helen M.R. Nott
Ian H. Robinson
Chris j. Thorne




L' INFLUENZA DELL 'AMBIENTE SUL COMPORTAMENTO

I cuccioli risentono dell'influenza dell ,'ambiente in cui vivono fin dal momento della nascita e durante tutti gli stadi di sviluppo. Il temperamento della madre, ad esempio, può avere un'enorme influenza sul modo in cui i cuccioli rispondono alle nuove esperienze. Se una cagna è paurosa e indietreggia quando un estraneo si avvicina,i suoi cuccioli la imitano.
In seguito anche quando la cagna non sarà presente,i cuccioli manterranno lo stesso approccio pauroso /guardingo verso gli estranei. Per contro,se una cagna è intraprendente, anche i suoi cuccioli tenderanno a diventarlo.
Oltre che con la propria madre, il cucciolo sperimenta i primi importanti contatti sociali anche con gli altri membri della cucciolata . Come si è già detto, il periodo di socializzazione rappresenta lo stadio di sviluppo in cui è della massima importanza che i rapporti sociali si formino. Durante il gioco i cuccioli imparano quali sono i comportamenti accettabili e inaccettabili. Oltre ad apprendere i diversi ruoli sociali, i cuccioli imparano uno dall 'altro anche le conseguenze di certe azioni. Essi si seguono l'un l'altro alla scoperta di buone fonti di cibo,e mangiano i cibi che un' altro cucciolo ha già provato. Quando un cucciolo scopre un nuovo gioco o una nuova zona da esplorare, i fratelli lo seguono prontamente.
Nello stesso modo, osservando le risposte dei fratelli, i cuccioli imparano ad evitare gli stimoli dannosi.
Nei rapporti sociali primari dei cani domestici rientrano anche quelli allacciati cin gli esseri umani. Esperienze ridotte di rapporti con l'uomo possono influenzare drasticamente il modo in cui i cuccioli, una volta cresciuti, risponderanno a persone sia famigliari che estranee.
Autori
John w.s. Bradshaw
Helen m.r. Nott
Ian H. Robinson
Chris J. Thorne

LA COMUNICAZIONE OLFATTIVA 

Non v’è dubbio che il senso dell’olfatto sia molto acuto nei cani e che la trasmissione di segnali olfattivi rappresenti un’importante forma di comunicazione per questi animali .Rispetto agli altri segnali di comunicazione essa ha il vantaggio di utilizzare segnali che permangono nell’ambiente per lunghi periodi di tempo, anche quando chi li ha emessi non e’ più presente. Inoltre essi sono particolarmente efficaci nelle zone di vegetazione fitta, dove la comunicazione visiva oltre una certa distanza è impossibile. I cani usano due tipi di sistemi olfattivi per comunicare. Il primo comporta la deposizione nell’ambiente di segnali olfattivi come feci,urine e secrezioni ghiandolari. Il secondo utilizza il particolare odore che l’animale si porta addosso, prodotto anch’esso da secrezioni ghiandolari. Chiunque abbia portato a passeggio un cane si sarà reso conto di quante volte le urine vengano depositate in vari luoghi e che spesso venga fatto in un luogo già marcato da un altro cane questo indica che le marcature di urina sono usate per contrassegnare i territori o le aree familiari. Molti cani raspano il terreno con le zampe posteriori dopo aver urinato o defecato questo raspamento, denominato “kicking” ,può avere una quantità di funzioni. E’ possibile che contribuisca a diffondere l’odore della sostanza depositata, tuttavia raramente viene colpita dalle zampe.
 Testi sempre presi dalle pubblicazioni della mia amica allevatrice Claudia Gaudini Greenvalley.

LA COMUNICAZIONE VOCALE

La comunicazione vocale ha il vantaggio di poter essere impiegata per trasmettere messaggi su lunghe distanze e in situazioni in cui la visione è resa difficile, per esempio di notte o in zone a copertura vegetale fitta. Da parte loro,gli animali che ricevono i segnali vocali vengono informati sulla posizione spaziale che l’emittente occupa in quel preciso istante,cosa che non è sempre possibile nella comunicazione olfattiva. I cani hanno un vasto repertorio di segnali vocali che vengono usati in una grande varietà di situazioni. Il segnale vocale più frequentemente utilizzato dai cani domestici è l’abbaio. Gli abbai vengono impiegati nella difesa, nel gioco, come festeggiamento, come richiamo isolato e come richiamo generale di attenzione. Tra gli altri segnali vocali, i brontolii vengono usati come richiamo di festeggiamento e come segno di soddisfazione, i ringhi a scopo di difesa, come segnale di guardia e di minaccia, i guaiti e i lamenti come segno di sottomissione, a scopi di difesa, di festeggiamento o come segnali di dolore. I diversi e specifici segnali sono dunque legati al contesto, nel senso che spesso veicolano messaggi molto diversi a seconda della situazione in cui vengono usati.

 IL VIENI 

L’apprendimento del “Vieni” è fondamentale al fine della gestione del cucciolo e del cane adulto. Il cucciolo inizialmente non comprende il significato di questa parola (comunicazione verbale) …è solo un suono. Inoltre non è neppure a conoscenza del fatto che, quando chiamato, deve rispondere immediatamente…è solo un suono insistente e che si ripete. Il cucciolo si avvicinerà al proprietario in quanto quest’ultimo si mostra “più interessante” dell’ambiente circostante. Quindi, per facilitare l’apprendimento, è opportuno chiamare il cucciolo quando quest’ultimo si trova al massimo a due metri di distanza dal proprietario…non mentre sta giocando con altri cani o è impegnato nell’esplorazione di un oggetto. Il proprietario assumerà la postura “bassa”, rivolgerà altrove lo sguardo (lo sguardo diretto rappresenta “una minaccia” per il cucciolo) e, battendo le mani sulle cosce, chiamerà ripetutamente il cucciolo utilizzando un tono di voce “accattivante”. Appena il cucciolo si avvicinerà al proprietario quest’ultimo lo ricompenserà con un bocconcino, una carezza e il tono della voce…anche se il cucciolo arrivasse dopo 5 minuti. È opportuno ricordare che il cibo non deve essere utilizzato come un’esca (“Se vieni te lo do”) ma come ricompensa al termine dell’azione desiderata.
Se il cucciolo tardasse a rispondere al richiamo è necessario non punirlo…il cucciolo assocerà il “Vieni”ad un’esperienza negativa e per riuscire a prenderlo il proprietario dovrà “afferrarlo al volo” in quanto il cane si “terrà ad una distanza di sicurezza”…e in futuro sarà impossibile riprenderlo. È inoltre opportuno eseguire l’esercizio più volte durante la passeggiata in libertà…e non utilizzare il “Vieni” per chiamare il cucciolo solo poco prima di tornare a casa…altrimenti assocerà il “Vieni” con il termine di un’attività piacevole e tarderà a rispondere all’indicazione data.

 Testi ripresi dalle pubblicazioni della mia amica allevatrice di zwergpinscher Claudia Greenvalley Gaudini di Vitorchiano (VT)



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