Atrofia
progressiva della retina nello Zwergpinscher o miniatur pinscher
Questa malattia, di cui conosciamo due forme diverse
è, purtroppo, in progressivo aumento.
Le due forme(CPRA, localizzata centralmente) e (PRA,
generalizzata ) sono ambedue ereditarie.
La retina è la terminazione periferica del nervo
ottico deputata alla percezione dello stimolo luminoso ed è costituita
essenzialmente da due tipi di cellule nervose: i bastoncini e i coni. I primi
registrano le differenze d' intensità della luce mentre i secondi, i coni, i
colori. Da questo possiamo osservare che negli animali notturni la retina ha
solo bastoncini mentre nei mammiri i bastoncini e coni sono mescolati, ma con
una prevalenza dei bastoncini.
Nella PRA, generalizzata, assistiamo ad una perdita dei bastoncini nella parte periferica della retina. La parte centrale della retina inizialmente sopravvive a questo fenomeno poi inizia anch' essa una lenta degenerazione dando dei sintomi che un padrone attento può certamente rilevare. Il cane affetto da questa malattia avrà dei problemi durante il crepuscolo e la sua pupilla rimarrà aperta anche in condizioni di luce intensa.Il cane, inoltre, percepisce solo i movimenti centrali.
Come complicanza del PRA spesso sopraggiunge la cataratta, che se in casi normali può essere operata restituendo la vista al cane, in questo caso, cioè come complicanza di PRA, la rimozione della lente offuscata non produce l'effetto sperato.La malattia è attualmente incurabile ed essendo ereditaria l'unico mezzo per evitarla è quello di scartare gli esemplari portatori. Nel Pinscher tale malattia inizia verso i 15/18 mesi e nel caso di timori in merito alla malattia si può fare un esame oftalmoscopico a questa età e ripeterlo ai 3 e ai 5 anni, considerando che se è ereditaria la PRA si manifesta entro i 5 anni. Oltre i 5 anni è acquisita e non dipende da PRA.
In Germania, per esempio, per i bassotti tedeschi, il controllo medico per questa malattia è obbligatorio ed i nomi dei cani risultati positivi alla malattia vengonopubblicati sul giornale del Teckelklub
La lussazione della rotula
Soggetti
a questa patologia sono i cani di piccola taglia e in particolare le femmine.
Le cause principali sono una ipoplasia delle epifisi distale e mediale (scarso
sviluppo) o di quella laterale distale del femore e la displasia. Ulteriori
cause possono essere la lassità della capsula articolare del ginocchio, il
rachitismo o la rottura del legamento laterale femoro-rotuleo. Anche un trauma
della tibia o un trauma intrauterino possono essere causa della patologia.Uno
dei sintomi, di solito quando il cane è al trotto, è l' andatura a tre zampe
per l'impossibilità di flettere la gamba posteriore colpita.Nel caso di
displasia dei condili distali del femore,possono essere colpiti tutti e due gli
arti e tale patologia ,essendo ereditaria, esclude il soggetto dalla
riproduzione
La dentatura del cane.
Il cucciolo nasce senza denti. L’eruzione della
dentatura decidua (ovvero i denti da latte) avviene a partire dalla terza
settimana (in media), ed è composta da 28 denti:
- 6 incisivi, 2 canini e 6 premolari sia superiormente che inferiormente
Questa dentatura provvisoria permane fino a circa 6
mesi di età, con differenze anche significative a seconda della razza e
taglia del cane in questione. Prima del raggiungimento della dentatura
definitiva avviene però un passaggio graduale, che può darci indicazioni utili
per stabilire l’età del cucciolo. Quindi:
- 2/3 settimane: eruzione dei primi denti
- 55 giorni: completamento della dentatura provvisoria
- 100 giorni: inizia l’eruzione dei denti definitivi (fino ai 6 mesi circa)
C’è quindi un periodo della vita del cane
in cui coesistono sia denti da latte che denti definitivi. Non tutti i
denti, inoltre, hanno due generazioni: i primi premolari e i molari erompono
una sola volta come denti definitivi. La dentaura completa è formata da 42
denti.
Stabilire l’età di un cane adulto osservando i denti
Per quanto riguarda i cani adulti, può essere
leggermente più difficile stabilire con precisione la sua età basandosi
esclusivamente sui denti (che comunque danno indizi importanti).
Lo stile di vita e le abitudini alimentari (ma
anche la nostra attenzione), giocano un ruolo fondamentale nell’aspetto che
avranno i denti da adulto. Spazzolare regolarmente i denti del cane potrebbe
infatti rimuovere quell’aspetto giallognolo che è caratteristico dei cani
anziani.
Le indicazioni temporali riportate qui sotto sono da
intendere con molta approssimazione. Non ci può essere preicisione in questo
caso, dato che l’eruzione dei denti può variare da razza a razza con differenze
significative a seconda della taglia. Vediamo comunque alcune indicazioni utili
per stabilire l’età del cane:
(picozzi, mediani e cantoni sono gli incisivi,
partendo dal centro verso i canini)
- 5 mesi: eruzione degli incisivi permanenti
- 6 mesi: premolari e canini permanenti
- 6-9 mesi: completamento dei denti permanenti
- 1 anno: il lobo principale dei picozzi inferiori è livellato
- 2 anni: il lobo principale dei mediani inferiori è livellato
- 3 anni: il piano di usura dei picozzi e dei mediani inferiori è quadrato
- 6 anni: i canini inferiori hanno il segno dei cantoni superiori
- 8 anni: il piano d’usura dei picozzi inferiori si inclina verso l’esterno
- 10 anni: caduta dei picozzi inferiori seguiti da quelli superiori
- 13-16 anni: caduta degli altri incisivi
- 18-20 anni: caduta dei canini
Sintomi della rogna rossa canina
Tra i sintomi più evidenti della Rogna Rossa c’è la perdita di ampie chiazze di peli che lasciano evidenti aree di pelle nuda. La perdita dei peli parte dal viso e in particolare dalla zona intorno agli occhi per poi diffondersi in altre aree del corpo se questa non viene curata.
La Rogna Rossa può essere localizzata se la perdita di peli riguarda solo alcune zone del corpo, generalizzata se, invece, si diffonde su tutto il corpo. Questo tipo di rogna non causa prurito eccessivo.
Curare la rogna rossa dei cani
La Rogna Rossa localizzata viene tratta con farmaci topici, mentre quella generalizzata si cura con una terapia a base di shampoo e farmaci specifici somministrati per via orale. Lo shampoo serve per pulire in profondità i follicoli dei peli dove si annidano gli acari.
Nei casi più gravi, alla terapia specifica per la cura della rogna, occorre, affiancare anche una cura di antibiotici volta a contrastare l’insorgenza di complicazioni della malattia principale e che si manifestano sotto forma d’infezioni della pelle. I trattamenti per la cura della Rogna Rossa hanno altissime probabilità di successo per i soggetti giovani, meno nei soggetti con difetto genetico.
I cani giovani sono a rischio ricaduta fino a diciotto mesi di vita.
Farmaci per la rogna rossa del cane
Lo shampoo utilizzato per la cura della Rogna Rossa contiene un potente insetticida chiamato Amitraz e deve essere utilizzato con cautela per evitare l’insorgenza di fastidiosi effetti collaterali. Per la cura di questo tipo di rogna viene utilizzato anche un farmaco a somministrazione orale, l’Ivermectina. Si tratta di un farmaco molto forte e se non è somministrato correttamente può portare anche alla morte del cane. Però è piu utilissimo e pratico l'antiparassitario spot-on Advocate, che si applica, come tutti gli altri antiparassitari esterni, una volta a settimana ,per tre settimane, e spesso debellà l'acaro respondabile della rogna rossa, terapia meno invasiva e con meno effetti collaterali per il nostro zwergpinscher.
LA PIOMETRA!
NON E' UNA PATOLOGIA COMUNE ,PERO' LA INSERISCO LO STESSO PER CHI HA UNA CAGNA FEMMINA, PERCHE' ESSERE INFORMATI AIUTA NELLA PREVENZIONE.
Cause
TAGLIO DELLE
UNGHIE NEL CANE. Testo preso dal post pubblicato dalla Dott.ssa Gutkowski
Per capire come e quando tagliare le unghie al proprio cane, occorre sapere che le unghie dei cani si allungano in proporzione alla loro usura col contatto con il terreno. Questo ovviamente, quando l’animale vive in spazi aperti, o almeno all’opportunità di correre all’aria aperta in tutta tranquillità per qualche oretta al giorno.
Contrariamente, nei cani che fanno
vita domestica e sedentaria e spesso negli anziani che si muovono poco, la crescita delle unghie può presentarsi irregolare, per via di tutti quei dolorosi fastidi che, finiscono con il causare l’incurvatura delle unghie che penetra la carne del polpastrello(unghia incarnita).
Sia che il vostro cane conduca una vita regolare in spazi aperti, dedito a lunghe corse e “ruzzolate” su prati e terreni, sia che il vostro cane faccia una vita prettamente casalinga e sedentaria, è bene controllare lo stato di crescita delle unghie, intervenendo tagliando le unghie quando appare indispensabile.
Ma quando è indispensabile?
Di certo un modo eccellente per capire quando è opportuno intervenire per tagliare le unghie al proprio cane, consiste nel mettere l’animale su un piano, ad esempio su di una tavola. Se le unghie del vostro cane vanno a toccare il piano, sarà indispensabile accorciarle.
Come tagliare le unghie al proprio cane?
Per tagliare le unghie al vostro cane è necessario utilizzare una tronchesina tagliente e robusta aquistata in negozi specializzati per animali, in modo da avere tra le mani un prodotto specifico, realizzato appositamente per lo scopo. Durante il taglio delle unghie del vostro cane, è preferibile lasciarsi aiutare da qualcuno, visto che raramente, i cani sono tanto calmi da lasciarsi tagliare le unghie “senza far storie”. Senza contare che è fondamentale tenere fermo il capo del vostro cane, specialmente se quest’ultimo non è abituato a subire questo “trattamento”.
Prima di procedere con il taglio delle unghie, fate attenzione, poichè se sarete veloci e sbrigativi potreste finire con l’asportare ben più della parte in eccesso. Attenzione a non toccare le terminazioni carnose del vostro animale domestico, che arrivano fino all’unghia(il che procurerebbe una emorragia oltre che dolore per il vostro amico)
Se il vostro animale domestico perde un pò di sangue, sarà indispensabile somministrargli un prodotto specifico per cicatrizzare la ferita. Ad ogni modo, le prime volte che ci si cimenta nel taglio delle unghie del proprio animale domestico, sarebbe preferibile lasciarsi consigliare da un veterinario o farlo fare a Lui stesso.
Tagliare le unghie al proprio animale domestico è un’operazione delicata. Se non siete pazienti e non sapete comunicare con il vostro animale, lasciatelo fare a qualcuno di più capace.
E’ altresì preferibile che a tagliare le unghie dell’animale, sia la persona che il vostro animale domestico ama di più. Non è infatti facile mantenere un cane calmo durante il taglio delle unghie, soprattutto se è la prima volta che viene sottoposto a questo trattamento.
Se il vostro cane è di grosse dimensioni è assolutamente necessario portarlo da un veterinario o in un centro toelettatura per tagliare le unghie.
La condrodistrofia (CDDY) e / o la condrodisplasia (CDPA)
In molte razze canine, la condrodistrofia (CDDY) e / o la condrodisplasia (CDPA) causano un fenotipo della gamba corta. Tuttavia, CDDY è associato ad un alto rischio di degenerazione prematura dei dischi invertebrali (malattia del disco intervertebrale di tipo I di Hansen, IVDD). Il CDPA è ereditato in modo autosomico dominante e particolarmente noto nelle razze a gambe corte. Per quanto riguarda la lunghezza delle gambe, CDDY è ereditato come tratto semi dominante. Ciò significa che i cani eterozigoti hanno zampe più corte rispetto ai cani testati come liberi, mentre i cani colpiti mostrano una riduzione della lunghezza della gamba più drastica rispetto ai cani eterozigoti. Il rischio di IVDD è ereditato in maniera dominante, quindi una copia della variazione è sufficiente per predisporre i cani a IVDD.
La cistinuria
La cistinuria è causata da un trasporto difettoso dell'aminoacido cistina nei tubuli renali. I cani che soffrono di cistinuria soffrono di infiammazioni ripetute del tratto urinario e sono a rischio di blocco urinario, che può, se non trattato tempestivamente, portare a insufficienza renale, rottura della vescica e morte.
La mielopatia degenerativa canina (DM)
La mielopatia degenerativa canina (DM) è una malattia neuro degenerativa fatale, lentamente in progressione con esordio tardivo (età 8 anni o più). Il segno clinico iniziale è caratterizzato da atassia propriocettiva spastica e generale degli arti posteriori. Con il progredire della malattia, la debolezza asimmetrica frequentemente osservata ascende a influenzare gli arti toracici, con conseguente paraplegia. Si verificano iporeflessia dei riflessi miotatici e di astinenza.
Iperuricosuria e iperuricemia
Iperuricosuria e iperuricemia causano cambiamenti congeniti nel metabolismo delle purine. Il cambiamento del metabolismo potrebbe portare alla formazione di cristalli di acido urico. I cani prevenuti e affetti dovrebbero assumere una dieta a basso contenuto di purine. Inoltre, un'idratazione adeguata è vitale.
L'ipertermia maligna (MH)
L'ipertermia maligna (MH) è una malattia ereditaria del muscolo scheletrico caratterizzata da ipercarbia, rabdomiolisi, contrattura generalizzata del muscolo scheletrico, aritmia cardiaca e insufficienza renale.
Per queste patologie genetiche o ereditarie ci sono dei test disponibili da fare per sapere se i nostri amici pelosi ne possano essere portatori o affetti presso laboratori specializzati e accreditati Enci Fci
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NON E' UNA PATOLOGIA COMUNE ,PERO' LA INSERISCO LO STESSO PER CHI HA UNA CAGNA FEMMINA, PERCHE' ESSERE INFORMATI AIUTA NELLA PREVENZIONE.
La piometra è un’infezione batterica
dell’utero che si verifica nel periodo successivo al calore, quando l’organismo
produce l’ormone progesterone per preparare l’utero per gravidanza. La piometra
è molto comune nelle cagne che non vengono utilizzate per la riproduzione e si
può verificare a qualsiasi età.
Cause
Nelle cagne anziane la piometra è la
conseguenza di una risposta anormale dell’utero all’azione del progesterone.
Quando il progesterone prepara l’utero per la gravidanza, causa l’ispessimento
della parete dell’utero e un aumento del numero delle sue ghiandole. Queste
ghiandole costituiscono un ambiente ideale per l’impianto e la crescita degli
embrioni, ma anche per la crescita batterica. Quest’evenienza è molto comune e
la maggior parte delle cagne mature e anziane non utilizzate per la
riproduzione prima o poi finisce per sviluppare una piometra.
La causa più comune di piometra nelle cagne
giovani è la somministrazione di estrogeni, eseguita generalmente da un
veterinario per prevenire la gravidanza dopo l’accoppiamento o per sopprimere o
prevenire il calore. L’impiego di sostanze contro il calore è infatti seguita
spesso dallo sviluppo di una piometra. Se non intende utilizzare una cagna per
la riproduzione, la cosa migliore è la sterilizzazione chirurgica, invece
dell’utilizzo di pericolose sostanze chimiche.
Sintomi
Esistono due tipi di piometra, a cervice
aperte e a cervice chiusa, classificate in base alla condizione della cervice
uterina, la struttura che separa l’utero dalla vagina.
Nelle cagne con una piometra a cervice
uterina aperta il pus prodotto nell’utero esce all’esterno attraverso la
vagina, pertanto questi animali presentano uno scolo vaginale contenente pus e
sangue. Questo scolo si nota solitamente 4-8 settimane dopo la fine del calore.
Questo tipo di piometra può essere riconosciuto rapidamente durante la visita
veterinaria per la presenza dello scolo vaginale.
Nella piometra con cervice chiusa il pus
non può uscire e si accumula nell’utero, dilatandolo progressivamente. A causa
della mancanza del sintomo facilmente riconoscibile dello scolo vaginale,
questa piometra è più difficile da rilevare alla visita. Tuttavia, a causa
della frequenza di questa patologia, la piometra viene sempre presa in
considerazione nella lista di diagnosi differenziali nelle cagne non
sterilizzate che mostrano segni di malessere.
Oltre all’eventuale scolo vaginale, altri
sintomi comuni di piometra includono letargia, depressione, inappetenza, sete e
urinazione eccessive, vomito e diarrea.
Se non viene rapidamente trattata, la
piometra può causa gravi danni sull’organismo a causa degli effetti negativi
delle tossine prodotte dai batteri. Man mano le tossine batteriche vengono
rilasciate nel sangue, i sintomi tendono a peggiorare progressivamente, con
disidratazione, shock, coma e, infine, morte. Senza trattamento, la piometra è
sempre mortale.
Diagnosi
Esami del sangue.
Nelle cagne con piometra di solito si osserva un aumento dei globuli bianchi
(le cellule che combattono le infezioni) nel sangue, anche se un conteggio
normale o basso non esclude la diagnosi di piometra. Un aumento dei globuli
bianchi indica che il sistema immunitario del corpo sta combattendo
un’infezione. La cagna può anche presentare anemia – per una diminuzione dei
globuli rossi in circolo – perché le tossine prodotte dai batteri possono
sopprimere la produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo. Anche a
causa della perdita costante di sangue dall’utero infetto, la cagna diventa
sempre più anemica e la piometra può trasformarsi rapidamente in una situazione
di emergenza. Nei casi gravi, può essere necessaria una trasfusione di sangue
per compensare le perdite.
Striscio vaginale.
Si prepara un vetrino con il materiale dello scolo vaginale e si esamina al
microscopio. È possibile in questo modo visualizzare i batteri e i globuli
bianchi che compongono il pus che fuoriesce dall’utero.
Ecografia.
Questo è un modo accurato e non invasivo per diagnosticare la piometra, perché
permette di determinare le dimensioni dell’utero, lo spessore delle sue pareti
e la presenza di liquido accumulato all’interno. Nella piometra a cervice
chiusa, l’utero è facile da identificare perché è aumentato di volume, a volte
anche in modo notevole. Nella piometra a cervice aperta, l’utero non è molto
aumentato, perché il pus anziché accumularsi all’interno, esce attraverso la
cervice.
Radiografia.
L’utero può essere identificato radiograficamente se è molto aumentato di
volume, come nelle piometre a cervice chiusa. Nelle cagne non gravide un utero
aumentato di volume è sempre anormale.
Trattamento
Chirurgia.
Il modo più efficacie per curare la piometra è l’intervento chirurgico, con
l’asportazione completa di utero e ovaie. In questo modo si rimuove direttamente
l’origine dell’infezione. Nelle cagne che sono ancora in buone o discrete
condizioni generali, il recupero completo dopo la chirurgia avviene in pochi
giorni. Nelle cagne in cattive condizioni è necessaria una terapia
postoperatoria più aggressiva, con terapia reidratante endovenosa,
somministrazione di antibiotici, controllo degli esami del sangue. Con
un’adeguata assistenza, anche i casi gravi hanno spesso buone possibilità di
recuperare. Si deve tener presente che se anche la chirurgia può rappresentare
un rischio in un animale debilitato, senza trattamento l’alternativa è la
morte.
Terapia medica.
La terapia medica della piometra è riservata esclusivamente alle cagne da
riproduzione di elevato valore, di cui si vuole conservare la capacità
riproduttiva. Questa terapia infatti presenta costi elevati e possibili effetti
collaterali anche gravi. Inoltre si può impiegare solo nelle cagne in buone
condizioni generali e con piometra aperta. La terapia medica consiste
nell’utilizzo di ormoni, le prostaglandine, che stimolano le contrazioni
uterine e favoriscono l’espulsione del pus. Vanno utilizzati insieme ad
antibiotici, da somministrare per tempi prolungati. La terapia va attuata sotto
attento controllo veterinario, con il ricovero per alcuni giorni, a causa delle
possibili complicazioni.
Gli effetti collaterali temporanei sono
irrequietezza, nausea, dolori addominali, febbre e riduzione della frequenza
cardiaca. Questi effetti collaterali durano circa 45 minuti. Gli effetti
collaterali permanenti sono possibile infertilità e maggiore predisposizione a
sviluppare altre piometre.
Prevenzione
Tutte le cagne che non sono destinate alla
riproduzione dovrebbero essere sterilizzate a 6 mesi circa di età. In questo
modo non solo si prevengono completamente le infezioni dell’utero, ma anche i
tumori mammari, e ovviamente si evitano le gravidanze indesiderate senza la
necessità di somministrare sostanze chimiche dannose. I rischi dell’intervento
chirurgico nei soggetti sani sono minimi. È possibile anche sterilizzare cagne
più anziane, grazie ai progressi dei protocolli anestetici e alle misure di
supporto prese prima, durante e dopo l’intervento.
Per capire come e quando tagliare le unghie al proprio cane, occorre sapere che le unghie dei cani si allungano in proporzione alla loro usura col contatto con il terreno. Questo ovviamente, quando l’animale vive in spazi aperti, o almeno all’opportunità di correre all’aria aperta in tutta tranquillità per qualche oretta al giorno.
Contrariamente, nei cani che fanno
vita domestica e sedentaria e spesso negli anziani che si muovono poco, la crescita delle unghie può presentarsi irregolare, per via di tutti quei dolorosi fastidi che, finiscono con il causare l’incurvatura delle unghie che penetra la carne del polpastrello(unghia incarnita).
Sia che il vostro cane conduca una vita regolare in spazi aperti, dedito a lunghe corse e “ruzzolate” su prati e terreni, sia che il vostro cane faccia una vita prettamente casalinga e sedentaria, è bene controllare lo stato di crescita delle unghie, intervenendo tagliando le unghie quando appare indispensabile.
Ma quando è indispensabile?
Di certo un modo eccellente per capire quando è opportuno intervenire per tagliare le unghie al proprio cane, consiste nel mettere l’animale su un piano, ad esempio su di una tavola. Se le unghie del vostro cane vanno a toccare il piano, sarà indispensabile accorciarle.
Come tagliare le unghie al proprio cane?
Per tagliare le unghie al vostro cane è necessario utilizzare una tronchesina tagliente e robusta aquistata in negozi specializzati per animali, in modo da avere tra le mani un prodotto specifico, realizzato appositamente per lo scopo. Durante il taglio delle unghie del vostro cane, è preferibile lasciarsi aiutare da qualcuno, visto che raramente, i cani sono tanto calmi da lasciarsi tagliare le unghie “senza far storie”. Senza contare che è fondamentale tenere fermo il capo del vostro cane, specialmente se quest’ultimo non è abituato a subire questo “trattamento”.
Prima di procedere con il taglio delle unghie, fate attenzione, poichè se sarete veloci e sbrigativi potreste finire con l’asportare ben più della parte in eccesso. Attenzione a non toccare le terminazioni carnose del vostro animale domestico, che arrivano fino all’unghia(il che procurerebbe una emorragia oltre che dolore per il vostro amico)
Se il vostro animale domestico perde un pò di sangue, sarà indispensabile somministrargli un prodotto specifico per cicatrizzare la ferita. Ad ogni modo, le prime volte che ci si cimenta nel taglio delle unghie del proprio animale domestico, sarebbe preferibile lasciarsi consigliare da un veterinario o farlo fare a Lui stesso.
Tagliare le unghie al proprio animale domestico è un’operazione delicata. Se non siete pazienti e non sapete comunicare con il vostro animale, lasciatelo fare a qualcuno di più capace.
E’ altresì preferibile che a tagliare le unghie dell’animale, sia la persona che il vostro animale domestico ama di più. Non è infatti facile mantenere un cane calmo durante il taglio delle unghie, soprattutto se è la prima volta che viene sottoposto a questo trattamento.
Se il vostro cane è di grosse dimensioni è assolutamente necessario portarlo da un veterinario o in un centro toelettatura per tagliare le unghie.
La condrodistrofia (CDDY) e / o la condrodisplasia (CDPA)
In molte razze canine, la condrodistrofia (CDDY) e / o la condrodisplasia (CDPA) causano un fenotipo della gamba corta. Tuttavia, CDDY è associato ad un alto rischio di degenerazione prematura dei dischi invertebrali (malattia del disco intervertebrale di tipo I di Hansen, IVDD). Il CDPA è ereditato in modo autosomico dominante e particolarmente noto nelle razze a gambe corte. Per quanto riguarda la lunghezza delle gambe, CDDY è ereditato come tratto semi dominante. Ciò significa che i cani eterozigoti hanno zampe più corte rispetto ai cani testati come liberi, mentre i cani colpiti mostrano una riduzione della lunghezza della gamba più drastica rispetto ai cani eterozigoti. Il rischio di IVDD è ereditato in maniera dominante, quindi una copia della variazione è sufficiente per predisporre i cani a IVDD.
La cistinuria
La cistinuria è causata da un trasporto difettoso dell'aminoacido cistina nei tubuli renali. I cani che soffrono di cistinuria soffrono di infiammazioni ripetute del tratto urinario e sono a rischio di blocco urinario, che può, se non trattato tempestivamente, portare a insufficienza renale, rottura della vescica e morte.
La mielopatia degenerativa canina (DM)
La mielopatia degenerativa canina (DM) è una malattia neuro degenerativa fatale, lentamente in progressione con esordio tardivo (età 8 anni o più). Il segno clinico iniziale è caratterizzato da atassia propriocettiva spastica e generale degli arti posteriori. Con il progredire della malattia, la debolezza asimmetrica frequentemente osservata ascende a influenzare gli arti toracici, con conseguente paraplegia. Si verificano iporeflessia dei riflessi miotatici e di astinenza.
Iperuricosuria e iperuricemia
Iperuricosuria e iperuricemia causano cambiamenti congeniti nel metabolismo delle purine. Il cambiamento del metabolismo potrebbe portare alla formazione di cristalli di acido urico. I cani prevenuti e affetti dovrebbero assumere una dieta a basso contenuto di purine. Inoltre, un'idratazione adeguata è vitale.
L'ipertermia maligna (MH)
L'ipertermia maligna (MH) è una malattia ereditaria del muscolo scheletrico caratterizzata da ipercarbia, rabdomiolisi, contrattura generalizzata del muscolo scheletrico, aritmia cardiaca e insufficienza renale.
Per queste patologie genetiche o ereditarie ci sono dei test disponibili da fare per sapere se i nostri amici pelosi ne possano essere portatori o affetti presso laboratori specializzati e accreditati Enci Fci
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